Dimensionamento Impianto Fotovoltaico: come si calcola?

 

 

Quando si pensa di installare un impianto fotovoltaico, una delle prime domande riguarda la misura e il numero dei pannelli solari ( più correttamente moduli): quanti ne dovrò installare? Che potenza dovrà avere l’impianto? Quanto spazio mi occorrerà?

In questa guida ti spiegheremo tutto quanto c’è da sapere per avere un impianto fotovoltaico efficiente e tarato in modo ottimale sui propri consumi.

Come dimensionare un impianto fotovoltaico: i 5 fattori essenziali

  1. Consumi elettrici annui: il punto di partenza per costruire un impianto fotovoltaico ben dimensionato è capire quanti kWh consumo in un anno; come si calcolano?

Si possono dedurre sulla bolletta energetica, vedendo la voce riepilogativa che solitamente si trova nella prima bolletta dell’anno, oppure si possono calcolare dalle potenze dei singoli elettrodomestici: ad esempio: se un frigorifero la cui potenza è 150watt sta acceso 24/24, consumerà al giorno 3.600Watt ( 150W x 24h), che diviso 1000 sarà 3,6Kwh.  Se moltiplichiamo 3,6kWh x 365 giorni otteniamo il consumo annuale del singolo elettrodomestico. 

Facendo questa operazione per i vari elettrodomestici, possiamo avere una stima approssimativa di quanti kWh abbiamo bisogno. 

   2. Irraggiamento solare: la quantità di radiazione solare che i pannelli ricevono: un impianto fotovoltaico posto al nord Italia sarà diverso da uno posto al sud.

Prendendo in riferimento 1kWp (dove “p” sta per picco, quindi una potenza nominale di moduli fotovoltaici pari ad 1 kW, ossia circa 2 pannelli), possiamo stabilire in media che nel:

NORD ITALIA: 1kWp produce circa 1.150kWh all’anno

CENTRO ITALIA: 1kWp produce circa 1.300kWh all’anno

SUD ITALIA: 1kWp produce circa 1.400kWh all’anno

Se abito in una regione del sud, fatta pari la produzione dell’impianto, avrò bisogno di una quantità inferiore di moduli fotovoltaici rispetto a un abitante del nord Italia; 

  3. Inclinazione e orientamento del tetto: i pannelli dovrebbero essere orientati verso sud, con un’inclinazione variabile a seconda della latitudine del luogo di installazione (in Italia, la maggior produzione annua si ottiene con un’inclinazione tra i 30 e i 35° ) per massimizzare la captazione dell’energia solare.

Inoltre, bisogna valutare eventuali ombreggiamenti causati da edifici vicini o alberi che potrebbero ridurre significativamente il rendimento dell’impianto. Una valutazione accurata della producibilità dell’impianto si può ottenere sul portale PVGIS, inserendo i dati della località e dell’impianto desiderato. 

 4. Spazio disponibile: quanti metri quadrati ho a disposizione per i moduli fotovoltaici? Considerando che un singolo pannello è grande circa 1,70×1.30mt e produce circa 440Wp, possiamo iniziare a farci un’idea del numero di pannelli che è possibile installare.

Se questi non dovessero essere sufficienti alle nostre esigenze, potremmo sfruttare, oltre al tetto, anche altre aree? L’installazione in copertura offre diversi vantaggi: minor impatto visivo e minor rischio di ombreggiamento sui moduli dovuto a corpi esterni, però si può eventualmente valutare l’installazione a terra in campo aperto oppure a copertura di aree adibite ad esempio a parcheggio, o ancora in aderenza al fabbricato ( un pergolato). 

5. Stile di consumi: in che momenti della giornata consumo maggiormente l’energia? Durante le ore di luce o di sera? Sfrutterò l’energia solare per nuove tipologie di consumi ( ricarica auto elettrica, piano cottura a induzione, asciugatrice, pompa di calore)?

La risposta a queste domande può influire sulla taglia del dimensionamento dell’impianto, affinché risulti correttamente tarato e non abbia invece problemi di sotto o sovradimensionamento, ovvero produca meno o più energia del necessario nel caso in cui i consumi siano concentrati per la maggior parte nelle ore di luce. 

Se invece consumo l’energia maggiormente nelle ore serali, è da prevedere l’utilizzo di un sistema di accumulo, o batteria, che permette all’energia solare non consumata durante le ore di produzione ( ovvero nelle ore di luce) di essere stoccata e accumulata per le fasce serali, quando, mancando l’irraggiamento, non è possibile la produzione di energia.

Facciamo un esempio pratico di dimensionamento:

Una famiglia che abita in Umbria consuma circa 5.000 kwh all’anno; quanto deve essere grande l’impianto fotovoltaico?

Supponendo che nella zona considerata la produzione sia di 1300 kWh/kWp all’anno (cioè ogni kW di moduli installati produca 1300 kWh ogni anno mediamente), la potenza dell’impianto è data da questa formula

Consumo annuo /  Producibilità impianto = potenza stimata 

Nel caso della nostra famiglia umbra, 5.000kWh / 1300kWp = 3.84 kW 

pertanto dovremmo considerare, per i suoi consumi attuali, un impianto avente potenza di picco di circa 4kW.

Quanti pannelli serviranno? Per avere 1.2 kW occorrono 3 pannelli, per cui orientativamente, un impianto da 4 kW dovrà essere composto da almeno 10 moduli, che occuperanno circa 20 mq.

La stessa famiglia, se abitasse in Calabria, per ottenere la stessa potenza, avrebbe bisogno di meno moduli.

Naturalmente, affinché la produzione di un impianto fotovoltaico riesca a coprire interamente il fabbisogno energetico, tutti i consumi dovrebbero avvenire in concomitanza con la produzione stessa (ossia durante le ore diurne e in condizioni di cielo sereno). Poiché questa condizione non è sempre fattibile, sarebbe opportuno affiancare all’impianto una batteria di accumulo, in grado di disgiungere  la produzione dai consumi, così che l’energia prodotta e non consumata all’istante venga accumulata per le ore serali. 

In assenza di un sistema di accumulo, infatti, anche se l’impianto producesse energia sufficiente a coprire i consumi dell’utenza, questa non potrebbe essere utilizzata appieno, poiché è pressoché impossibile che domanda e produzione coincidano perfettamente

Dimensionamento degli impianti fotovoltaici: quali normative conoscere?

Quando si parla di dimensionamento dell’impianto fotovoltaico, è fondamentale tenere in considerazione le normative vigenti che regolano l’installazione e l’operatività di tali sistemi. In Italia, il quadro normativo è piuttosto articolato e comprende una serie di leggi e regolamenti volti a garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti.

In primo luogo, occorre tener presente la normativa riguardante le autorizzazioni necessarie per l’installazione: sebbene l’installazione degli impianti fotovoltaici su edifici esistenti rientri in edilizia libera nella maggior parte dei casi (almeno per impianti di piccola taglia) è comunque necessario tener conto dei regolamenti comunali che potrebbero richiedere l’invio di una comunicazione (CIL o CILA), e la presenza di vincoli paesaggistici legata anche ai piani di zona comunali. Installazioni più grandi o complesse, inoltre, potrebbero richiedere specifiche autorizzazioni.

Oltre all’aspetto legato alla semplice installazione, gli impianti fotovoltaici devono, nella maggior parte dei casi, essere connessi alla rete elettrica nazionale. Ciò implica il rispetto delle normative CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), in particolare la CEI 0-21 e la CEI 0-16, che dettano i requisiti degli impianti fotovoltaici da connettere in rete, affinché sia garantito il corretto funzionamento, il monitoraggio e la sicurezza.

Altri enti che entrano in gioco quando si parla di impianti fotovoltaici sono il GSE, che supervisiona i meccanismi di incentivazione e gestisce il ritiro dell’energia prodotta ed immessa in rete; TERNA, che è l’ente responsabile della gestione delle reti ad alta tensione, e che ha il ruolo di supervisionare e bilanciare la domanda e l’offerta. Questo include il controllo ed il censimento degli impianti fotovoltaici che immettono energia nella rete. Mentre TERNA gestisce la rete ad alta tensione, le reti in media e bassa tensione vengono invece gestite dai distributori locali, il più noto dei quali è E-DISTRIBUZIONE, che diventa il principale interlocutore per quanto concerne la connessione degli impianti fotovoltaici in bassa e media tensione.

Il dimensionamento e l’installazione di un impianto fotovoltaico sono un’operazione importanti: rivolgersi a professionisti del settore è fortemente consigliato, per evitare l’insorgere di problemi sia legati alle questioni burocratiche, sia di un’effettiva resa dell’investimento.

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